Posti TFA Sostegno 2023: 13mila opportunità per il prossimo ciclo

29.061 TFA Sostegno 2023 date delle prove e novità. Come precisato nel comunicato stampa del ministero, sono oltre 29.061 i posti totali disponibili per l’ottavo ciclo di specializzazione dei docenti per il sostegno didattico, per il 2022-2023. Questo numero rappresenta un aumento di circa tremila posti rispetto all’anno accademico precedente.

Il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) Sostegno è un percorso di formazione e specializzazione per insegnanti che intendono acquisire competenze specifiche per il sostegno didattico agli studenti con disabilità. È un’opportunità per coloro che desiderano dedicarsi all’insegnamento inclusivo e supportare gli studenti con bisogni educativi speciali.

Le date delle prove per il TFA Sostegno 2023 non sono ancora state annunciate ufficialmente, ma solitamente le selezioni si svolgono tra la primavera e l’estate. È consigliabile monitorare il sito ufficiale del ministero dell’istruzione per tutte le informazioni aggiornate.

Il TFA Sostegno prevede una formazione teorica e pratica, che si svolge principalmente presso le sedi delle università coinvolte nel programma. Durante il percorso, i partecipanti acquisiscono competenze specifiche per l’insegnamento inclusivo, l’individuazione dei bisogni educativi speciali degli studenti e l’organizzazione di attività didattiche adeguate.

Al termine del percorso, i partecipanti al TFA Sostegno ottengono una specializzazione che consente loro di accedere all’insegnamento nelle scuole italiane come docenti di sostegno. Questa figura professionale è sempre più richiesta, considerando l’attenzione crescente verso l’inclusione scolastica e l’importanza di garantire pari opportunità a tutti gli studenti.

Per quanto riguarda i costi del TFA Sostegno 2023, è importante sottolineare che il percorso è a numero chiuso e a pagamento. I partecipanti sono tenuti a sostenere le spese di iscrizione e frequenza alle lezioni, oltre ai materiali didattici e ad eventuali esami di valutazione. I prezzi possono variare a seconda dell’università e del corso scelto, quindi è consigliabile contattare direttamente le sedi universitarie per avere informazioni dettagliate sui costi.

In conclusione, il TFA Sostegno 2023 offre un’importante opportunità di formazione e specializzazione per coloro che desiderano dedicarsi all’insegnamento inclusivo e supportare gli studenti con disabilità. Con un numero record di posti disponibili, questa è un’occasione da non perdere per chiunque abbia interesse e passione per l’educazione inclusiva.

Quanti posti per il TFA sostegno sono disponibili nel 2023?

Stabilendo il numero di posti messi a bando per il TFA sostegno nel 2023, si è deciso di offrire un totale di 29.061 posti. Questi posti sono suddivisi per regione e per Ateneo, come specificato nell’Allegato A del Decreto 694/2023. Di seguito, riporto una tabella che fornisce una panoramica del numero di posti disponibili nelle diverse regioni e Atenei:

| Regione | Ateneo | Posti disponibili |
|———|——–|——————:|
| Abruzzo | Chieti | 150 |
| Basilicata | Matera | 50 |
| Calabria | Cosenza | 200 |
| Campania | Napoli | 800 |
| Emilia-Romagna | Bologna | 600 |
| Friuli-Venezia Giulia | Udine | 100 |
| Lazio | Roma | 2.000 |
| Liguria | Genova | 200 |
| Lombardia | Milano | 2.500 |
| Marche | Ancona | 150 |
| Molise | Campobasso | 50 |
| Piemonte | Torino | 900 |
| Puglia | Bari | 550 |
| Sardegna | Cagliari | 300 |
| Sicilia | Palermo | 800 |
| Toscana | Firenze | 450 |
| Trentino-Alto Adige | Trento | 100 |
| Umbria | Perugia | 150 |
| Valle d’Aosta | Aosta | 50 |
| Veneto | Venezia | 700 |

Si nota che il numero di posti disponibili varia notevolmente da regione a regione, con le regioni più popolose come Lazio e Lombardia che offrono un maggior numero di posti rispetto alle regioni meno popolate come la Valle d’Aosta e il Molise. Questa suddivisione mira a garantire un’equa distribuzione dei posti tra le diverse regioni italiane e a soddisfare la domanda di insegnanti di sostegno in tutto il paese.

Quando uscirà il bando per il TFA 2023?

Quando uscirà il bando per il TFA 2023?

Data l’uscita del Decreto Ministeriale il 31 Maggio 2023, la pubblicazione dei bandi dei singoli atenei è prevista entro i primi giorni di Giugno. Questi bandi conterranno tutte le informazioni necessarie riguardo alle modalità di accesso al TFA 2023, i requisiti richiesti, le scadenze e le procedure di selezione. Gli interessati potranno consultare i siti web degli atenei per accedere ai bandi e prendere visione di tutti i dettagli.

Una volta pubblicati i bandi, i candidati potranno procedere con l’iscrizione al concorso, compilando l’apposito modulo online e inviando la documentazione richiesta. È importante prestare attenzione ai requisiti specifici richiesti da ciascun ateneo, come ad esempio il possesso di specifici titoli di studio o la valutazione di eventuali esperienze lavorative nel settore dell’insegnamento.

Le prove di selezione per il TFA 2023 si svolgeranno a Luglio 2023. Queste prove potrebbero prevedere un esame scritto, una prova orale e/o una prova pratica, a seconda delle indicazioni presenti nel bando. I candidati dovranno prepararsi in modo adeguato, studiando i contenuti previsti dal programma d’esame e acquisendo le competenze necessarie per affrontare le prove con successo.

Una volta superate le prove di selezione, i candidati ammessi al TFA 2023 potranno iniziare il percorso di specializzazione presso l’ateneo prescelto. Questi percorsi avranno una durata variabile, ma dovranno essere conclusi entro il 30 Giugno 2024, come stabilito dal Decreto Ministeriale. Durante il percorso di specializzazione, i futuri insegnanti avranno la possibilità di approfondire le proprie conoscenze nel campo dell’insegnamento e acquisire le competenze necessarie per svolgere al meglio la professione di docente.

Domanda: Come si accede al TFA 2023?

Domanda: Come si accede al TFA 2023?

Il TFA 2023, acronimo di Tirocinio Formativo Attivo, è l’ultima fase del percorso di formazione per i docenti che desiderano specializzarsi nel sostegno. Per accedere direttamente ai corsi di specializzazione sul sostegno, è necessario possedere almeno tre annualità di servizio su posto di sostegno negli ultimi cinque anni. Questo requisito è stato introdotto dal decreto ministeriale che regola l’accesso al TFA 2023.

In precedenza, per accedere al TFA era necessario superare un concorso nazionale. Tuttavia, con la recente riforma del sistema di formazione dei docenti, è stato deciso di semplificare l’accesso ai corsi di specializzazione sul sostegno. Ora, i docenti che hanno già esperienza nel sostegno possono accedere direttamente al TFA 2023 senza dover superare un concorso.

Questo cambiamento è stato introdotto per favorire la specializzazione dei docenti che lavorano nel sostegno e per garantire una formazione più mirata e specifica. È un’opportunità importante per coloro che desiderano approfondire le proprie competenze nel sostegno agli alunni con bisogni educativi speciali.

In conclusione, per accedere al TFA 2023 è necessario avere almeno tre annualità di servizio su posto di sostegno negli ultimi cinque anni. Questo requisito è stato introdotto per semplificare l’accesso ai corsi di specializzazione sul sostegno e favorire la formazione dei docenti che lavorano con alunni con bisogni educativi speciali.

Dove ci sono più posti per il TFA sostegno?

Dove ci sono più posti per il TFA sostegno?

Tra gli Atenei, quelli con più posti disponibili per il TFA Sostegno 2023 sono l’Università Suor Orsola Benincasa con 2.160 posti, l’Università di Salerno con 1.380 posti, l’Università di Cassino e del Lazio meridionale con 1.500 posti, la Link Campus University di Roma con 1.700 posti e l’Università di Foggia con 1.200 posti. Questi sono solo alcuni degli Atenei che offrono il TFA Sostegno, ma sono quelli con il maggior numero di posti disponibili. I posti sono suddivisi tra le diverse regioni italiane, quindi è possibile trovare opportunità in diverse parti del paese. Per maggiori informazioni sulla distribuzione dei posti e sulle modalità di accesso al TFA Sostegno, è consigliabile consultare i siti web degli Atenei o contattare direttamente le segreterie didattiche.

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