Come si diventa psicomotricista: formazione e competenze necessarie

Come si diventa Psicomotricista? Per diventare Psicomotricista occorre avere una formazione specifica. Infatti, per svolgere la professione, bisogna aver conseguito una laurea triennale in Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.

La laurea triennale in Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva è un percorso di studi che permette di acquisire le competenze necessarie per lavorare come psicomotricista. Durante il corso di laurea, gli studenti approfondiscono le basi teoriche e pratiche della psicomotricità, studiando materie come psicologia, neurologia, pedagogia e metodologie di intervento.

Una volta ottenuta la laurea triennale, è possibile continuare gli studi per specializzarsi ulteriormente nel campo della psicomotricità. Esistono infatti corsi di laurea magistrale o percorsi di formazione post-laurea che consentono di approfondire le competenze acquisite durante la triennale e di specializzarsi in specifici settori della psicomotricità.

Una volta completata la formazione accademica, è possibile intraprendere la professione di psicomotricista. Gli psicomotricisti lavorano in diverse realtà, come centri riabilitativi, scuole, cliniche o strutture socio-sanitarie, dove si occupano di valutare, diagnosticare e trattare i disturbi psicomotori e le difficoltà legate alla sfera psicomotoria.

La professione di psicomotricista è regolamentata dalla legge italiana. Per poter esercitare come psicomotricista, è necessario essere iscritti all’Ordine degli Psicomotricisti, che richiede il superamento di un esame di abilitazione alla professione.

Quali studi devo fare per diventare psicomotricista?

Per diventare psicomotricista funzionale, è preferibile avere una laurea universitaria in Scienze Motorie, Scienze dell’educazione, Psicologia o in una delle professioni sanitarie della riabilitazione. Questi percorsi di studio forniscono una solida base di conoscenze nel campo del movimento, dell’apprendimento e della psicologia, che sono fondamentali per lavorare come psicomotricista.

Durante il corso di laurea, gli studenti acquisiranno competenze teoriche e pratiche per lavorare con persone di diverse età e con diverse disabilità o disturbi. Saranno formati su tematiche come lo sviluppo motorio e cognitivo, la valutazione delle capacità psicomotorie, la progettazione e l’implementazione di interventi psicomotori, la comunicazione e la relazione con i pazienti.

Dopo la laurea, è possibile specializzarsi ulteriormente attraverso corsi di formazione post-laurea specifici in psicomotricità. Questi corsi offrono approfondimenti teorici e pratici sull’intervento psicomotorio, consentendo agli studenti di acquisire competenze avanzate nel campo. Al termine del corso di specializzazione, gli studenti saranno in grado di lavorare in diverse impostazioni, come scuole, centri di riabilitazione, ospedali o cliniche private.

È importante sottolineare che i requisiti di formazione possono variare leggermente da un paese all’altro, quindi è consigliabile consultare le istituzioni di formazione specifiche nel proprio paese per ottenere informazioni aggiornate sui requisiti di ammissione e sul percorso di studio necessario per diventare psicomotricista funzionale.

Domanda: È possibile diventare psicomotricista anche senza laurea?

Domanda: È possibile diventare psicomotricista anche senza laurea?

La Scuola Triennale di formazione in Psicomotricià ad Orientamento Integrato di IPSE offre la possibilità di diventare Psicomotricista anche senza laurea. Questo corso di formazione permette di acquisire le competenze necessarie per svolgere in modo autonomo o in collaborazione con altre figure dell’ambito educativo e socio-sanitario interventi di supporto alla prevenzione, educazione e riabilitazione dell’individuo.

Durante il percorso di formazione triennale, gli studenti avranno l’opportunità di approfondire le conoscenze teoriche e pratiche riguardanti la psicomotricità, attraverso lezioni frontali, laboratori esperienziali e stage sul campo. Verranno affrontati argomenti come lo sviluppo psicomotorio, la relazione educativa, l’osservazione e l’analisi del comportamento motorio, la valutazione e la diagnosi psicomotoria, l’elaborazione e l’implementazione di progetti di intervento.

Il corso prevede anche un tirocinio formativo presso strutture convenzionate, che permette agli studenti di mettere in pratica le competenze acquisite e di confrontarsi con casi reali. Al termine del percorso di formazione, verrà rilasciato un diploma di Psicomotricista ad Orientamento Integrato, che consentirà di esercitare la professione in modo autonomo o di collaborare con altre figure professionali.

In conclusione, è possibile diventare Psicomotricista anche senza laurea, grazie alla formazione triennale offerta dalla Scuola di Psicomotricità di IPSE. Questo corso permette di acquisire le competenze necessarie per svolgere interventi di supporto alla prevenzione, educazione e riabilitazione dell’individuo, sia in modo autonomo che in collaborazione con altre figure professionali.

Quanto guadagna uno psicomotricista al mese?

Quanto guadagna uno psicomotricista al mese?

Uno psicomotricista, in qualità di dipendente, può guadagnare mediamente tra i 20.000 e i 25.000 euro lordi all’anno. Questo significa che il loro stipendio mensile si aggira intorno ai 1000 euro. Tuttavia, è importante sottolineare che questa cifra può variare in base all’esperienza e alla qualifica del professionista, nonché alla regione geografica in cui lavora. Ad esempio, uno psicomotricista con maggiore anzianità e una specializzazione specifica potrebbe guadagnare di più rispetto a un neolaureato. Inoltre, i professionisti che hanno una propria pratica privata possono avere un reddito maggiore rispetto a quelli che lavorano come dipendenti. È importante considerare anche che l’accesso al lavoro come psicomotricista può essere influenzato dalla domanda e dall’offerta di posti di lavoro nella propria area geografica. In ogni caso, è fondamentale tenere presente che essere uno psicomotricista richiede una formazione specialistica e un impegno costante per offrire cure di qualità ai pazienti.

Domanda: Chi insegna la psicomotricità?

Domanda: Chi insegna la psicomotricità?

Lo psicomotricista è l’operatore che svolge – in via autonoma o in collaborazione con altre figure dell’ambito educativo e socio-sanitario – interventi di educazione, prevenzione e di aiuto psicomotorio, nel rispetto della globalità psicofisica dell’individuo, utilizzando metodologie a mediazione corporea. Questa figura professionale è specializzata nell’analisi e nel trattamento dei disturbi psicomotori, che riguardano l’aspetto motorio, emozionale e cognitivo della persona.

Lo psicomotricista è responsabile di valutare le difficoltà psicomotorie dei pazienti, individuando le cause e progettando un intervento personalizzato. Attraverso attività corporee, manipolative e ludiche, l’operatore favorisce lo sviluppo delle abilità motorie, cognitive e relazionali dell’individuo. Durante le sessioni di psicomotricità, vengono utilizzati giochi, esercizi e strumenti specifici per stimolare la motricità, la coordinazione, la percezione e l’equilibrio dei pazienti.

L’obiettivo principale della psicomotricità è migliorare la qualità della vita delle persone, aiutandole a sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni. Lo psicomotricista lavora in diversi contesti, come scuole, centri di riabilitazione, centri per l’infanzia e strutture sanitarie. Collabora anche con altre figure professionali, come psicologi, terapisti occupazionali e logopedisti, per offrire un intervento multidisciplinare e completo. In conclusione, lo psicomotricista è un professionista dedicato al benessere psicofisico delle persone, utilizzando il movimento e il corpo come strumenti privilegiati per favorire lo sviluppo e il recupero delle abilità motorie e cognitive.

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